tag:blogger.com,1999:blog-6494485903176138145.post4653800579769254..comments2016-10-16T01:19:57.612-07:00Comments on BiJew Bijou: Risposta a Progetto GenderqueerS'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-6494485903176138145.post-14837512073140502112016-09-05T13:14:09.405-07:002016-09-05T13:14:09.405-07:00Anch'io stavo rimuginando sulle polemiche che ...Anch'io stavo rimuginando sulle polemiche che riguardano il burkini. Mi ha colpito il fatto che, a esse, perlopiù non partecipino donne musulmane. ;) E' un dibattito fra europei, di solito laici. Penso che ogni questione vada trattata solo con l'attiva partecipazione dei diretti interessati, che qui viene a mancare. Le donne islamiche hanno condizionamenti culturali in testa... certo! E chi non ne ha? Non è un motivo per decidere al posto loro. Instaurare forme di paternalismo o divieto non è una liberazione.<br />Quanto a me, si può dire che sia cresciuta accanto a musulmani. Già quando ero alle scuole medie, in classe con me c'erano diversi rappresentanti di questa religione, fra cui la mia amica del cuore. Idem al liceo, anche se la presenza di straniere era leggermente diminuita, rispetto alla scuola dell'obbligo. Ora, ho intervistato più volte la comunità musulmana del mio paese (essendo una città non grande come quella di Milano, "indigeni" e "nuovi arrivati" vivono "guancia a guancia"... altro che "moschea fuori mano"!). Frequento il centro islamico locale per prendere lezioni di arabo. La mia maestra è una donna: prega cinque volte al giorno, indossa (anche) gonne di jeans e guida l'auto. Durante una delle sue lezioni, ho fatto uno dei miei coming out come bisex (ora, direi pansex), istigata da un'ITALIANA fan dei Family Day (ma il problema non erano gli immigrati islamici?). Insomma, di tutto mi si può accusare, tranne che di essere una radical chic che non vive la multiculturalità sulla propria pelle. Eppure, la mia posizione è più simile alla tua che a quella di Nathan. E' facile dire "quelle sono poverine da salvare" e calare le sentenze... poi, cosa bisogna fare, CONCRETAMENTE? Imporre multe e divieti non rispetta né la sensibilità, né l'autodeterminazione. Questo è poco ma sicuro. E non si può nemmeno imporre a un essere umano di essere "culturalmente neutro", perché la neutralità culturale non esiste. Esistono il percorso personale, il ripensamento, l'illuminazione e la conversione, non l'assenza di connotazione culturale. E nessuna delle suddette cose avviene tramite imposizione... o tramite la predica di un progressista.Erica "Eric" Gazzoldihttps://www.blogger.com/profile/05364543856240622003noreply@blogger.com