sabato 17 dicembre 2016

Autismo, corteggiamento, rifiuti

Ieri sera un banale rifiuto di mia moglie mi ha fatto fare poi una serie di stupidi errori.

Sia la causa che gli effetti erano delle piccolezze, ma ho dovuto chiedermi poi che ruolo hanno i rifiuti nella vita di coppia, e soprattutto al momento del corteggiamento.

Qui non parlo ovviamente dei rifiuti motivati dall'impossibilità o dall'inopportunità o dalla scomodità: in questi casi anche il Signor Spock si rifiuterebbe. E se la percezione dell'opportunità non è condivisa, occorre capire quando è il momento di negoziare e quando di soprassedere.

Il rifiuto che ora mi viene in mente è quello che secondo le comuni regole del corteggiamento una donna deve opporre ad un uomo la prima volta che si propone a lei, anche se è pazza di lui.

Di questa norma si danno varie giustificazioni, e credo che una che sia stata trascurata è che si può imparare molto su una persona dal modo in cui reagisce ad un rifiuto.

Ci sono le persone che non accettano un no come risposta, vanno evitate come la peste, e, se del caso, messe in prigione; ma ci sono anche quelle per cui un rifiuto è un imprevisto sconvolgente a cui reagiscono facendosi del male - nei casi più lievi, prendendo decisioni sbagliate.

È quello che è successo a me, e può accadere a molte persone autistiche/Asperger. Considerato che i neurotipici sono amanti migliori (non solo a letto, s'intende), le donne cercano di evitare i neurodiversi - un rifiuto inatteso perché apparentemente irragionevole (si suppone che un uomo si proponga ad una donna solo quando lei gli ha lasciato intendere che gradirebbe la proposta) è il modo più semplice di stanarli.

Un neurotipico si rende conto che in questo caso il rifiuto non è definitivo, lo mette in conto, e sa trasformarlo in brama; un neurodiverso non apprezza queste schermaglie, e non le prevede nemmeno.

I giochi di seduzione sono un serio problema per i neurodiversi, aggravato dal fatto che molte donne disprezzano chi non riesce a parteciparvi.

Il disprezzo sarebbe comprensibile se gli uomini che non seducono lo facessero tutti per libera scelta, ovvero, pur potendo giocare secondo le regole volute dalle donne, si rifiutassero di farlo per partito preso, anzi, per misoginia.

Non so quanti maschi neurotipici siano semplicemente misogini e perciò meritevoli della sfortuna che hanno con le donne; molti neurodiversi non sono misogini, ma non saprebbero comunque sedurre come si deve.

Nessuno prenderebbe in giro uno zoppo che fatica ad attraversare la strada, ma molte donne si sentono in diritto di prendere in giro un "nerd" che sedurre non sa.

Essendo stato assegnato alla nascita al sesso maschile, e desiderando soprattutto le donne (ci sono stati dei maschietti che mi hanno affascinato, ma non è nata una storia con loro), ho pensato soprattutto ai rapporti uomo-donna.

L'argomento dei rapporti tra persone del medesimo genere lo affronterò un'altra volta.

Raffaele Yona Ladu Âû
Ebre* gendervague

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