Ieri, 21 Agosto 2014/25 Av 5774, mi sono arrivati per posta del materiale informativo della Society for Humanistic Judaism [Società per l'Ebraismo Umanistico] e le tessere sociali mia e di mia moglie.
La mia tessera |
Perché ho ricevuto la tessera, è evidente a chi legge questo post; mia moglie l'ha ricevuta per il motivo che spiega la Guide to Humanistic Judaism, edizione 2008 [il primo libro elencato qui], a pagina xvii, e qui traduco:
4. Creare comunità inclusive
L’inclusività sembrerebbe una cosa banale per le comunità ebraiche umaniste. Ma che cosa vuol dire in realtà? Le comunità ebraiche umanistiche si vantano di essere aperte ed accoglienti. Ma siamo davvero inclusivi? Gli individui e le famiglie gay, lesbiche, bisessuali e transgender si sentono benvenute ed incluse? Le famiglie in cui un coniuge non è ebreo si sentono di casa? Il partner non ebreo di una relazione mista partecipa pienamente alla comunità? Che significa essere inclusivi rispondendo alle preoccupazioni ed alle necessità di programmare dei membri teisti [cioè credenti] e non ebrei? (…)
Mia moglie, Luigia Sasso, è stata graziosamente iscritta in quanto moglie di un ebreo. La tessera testimonia l'inclusività della SHJ, ma non implica in alcun modo l'abbandono della fede cattolica da parte di lei.
Per quanto riguarda "gli individui e le famiglie gay, lesbiche, bisessuali e transgender", penso che sia opportuno tradurre questa risoluzione, tratta dal sito SHJ:
La Society for Humanistic Judaism
sostiene il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso
Siccome l'SHJ afferma il valore intrinseco e la dignità di ogni persona;
Siccome l'SHJ sostiene il diritto e la responsabilità degli adulti di scegliere i loro partner coniugali;
Siccome la filosofia dell'SHJ sostiene eguali diritti e responsabilità per tutti nelle questioni di matrimonio e divorzio, e,
Siccome alle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender sono stati negati i benefici sociali, economici e politici, nonché le conseguenze, del matrimonio e del divorzio,
Sia deciso che noi sosteniamo il riconoscimento legale del matrimonio e del divorzio tra adulti del medesimo sesso, e che affermiamo il valore del matrimonio tra due adulti impegnati, con il senso delle obbligazioni, responsabilità e conseguenze che ne derivano.
Aprile 2004
Inutile dire che l'ebraismo umanista non è l'unica denominazione ebraica a far questo - lo fanno anche i riformati, i conservatori, i ricostruzionisti. Poiché il mondo ebraico è (per fortuna) un magma ribollente, quest'elenco potrebbe presto essere superato.
Un caso interessante è quello del Jewish Renewal = Rinnovamento Ebraico (Sito ufficiale, presentazione nel sito di Beyt Tikkun) che è considerato un movimento trans- e post-denominazionale di tipo neo-hasidico, e che potrebbe essere riconosciuto in futuro come denominazione a sé stante.
Nella loro Dichiarazione di Principi è scritto, a pagina 4 (i link li ho aggiunti io):
Il campo che contiene: il mondo di Y'tzirah
9. Ci impegniamo a creare un ambiente sicuro per la crescita spirituale in cui ciò che impariamo sulla psiche e sullo spirito umano sia onorato, ed attraverso cui consentiamo al Sé di incarnare la Presenza [divina] nei seguenti modi:
- Ci impegniamo a promuovere una comunità consapevole in tutti gli eventi ALEPH.
- Le nostre comunità locali incarneranno valori egualitari ed inclusivi, che si manifestano in una varietà di strutture di guida e decisione, garantendo che donne ed uomini siano partner pieni ed eguali in ogni aspetto della nostra vita ebraica comunitaria.
- Noi accogliamo e riconosciamo la santità di ogni individuo indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Rispettiamo le espressioni rispettose e reciproche della sessualità umana adulta come espressioni potenzialmente sacre dell’amore, e perciò cerchiamo di accogliere una varietà di costellazioni di relazioni intime e forme di famiglia, tra cui le relazioni gay, lesbiche ed eterosessuali, così come le persone che scelgono di rimanere single.
- Noi ci rivolgiamo a tutti coloro che cercano ma non hanno ancora trovato una casa spirituale nella comunità ebraica. Ci impegniamo ad aumentare l’accessibilità per tutti coloro che hanno dei problemi fisici ed evolutivi, mentre promuoviamo dei legami soddisfacenti al popolo ebraico, alle sue tradizioni ed ai suoi insegnamenti.
La più nota delle loro congregazioni (almeno a me) è Beyt Tikkun, in San Francisco, California, diretta da rav Michael Lerner, da lungo tempo sostenitore dei diritti LGBTQAI e di una giusta pace in Israele/Palestina.
Raffaele Ladu
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