(Bozza - il post dovrà essere riveduto)
Nel libro Lilith : La luna nera / Roberto Sicuteri. - Roma, 1980 : Astrolabio-Ubaldini Editore. - ISBN 9788834006597 l'autore cita un racconto dei chassidim di Martin Buber, che io qui riassumo.
Un ebreo era ossessionato da Lilith, che ogni notte lo possedeva carnalmente nel sonno, e perciò decise di rivolgersi ad un "rabbino miracoloso".
Questi si era meritato il titolo, presagì la venuta del giovane, ed ordinò a tutti gli abitanti del paese in cui viveva di chiudersi in casa quella sera e di non aprire a nessuno per nessun motivo.
Quest'ordine era più incredibile di quello che Dio diede ad Abramo di sacrificare Isacco, visto che l'ospitalità è un grave dovere ebraico, ma gli abitanti gli obbedirono.
Cosicché il giovanotto, quella notte, non potè fare altro che sdraiarsi all'addiaccio, su una balla di fieno.
Lilith venne a trovare il giovane e gli disse:
Alzati e vieni a giacere con me.
L'uomo si stupì e le chiese:
Perché mi chiedi di alzarmi e venire da te, visto che di solito mi possiedi senza complimenti?
Lilith rispose:
Nella balla di fieno c'è un'erba che mi impedisce di avvicinarmi a te.
Il giovanotto ruppe la balla e cominciò a separarne le varie erbe, finché Lilith non disse:
Ecco, è quella giusta!
Il giovane afferrò quell'erba e se la legò al petto - Lilith dovette battere in ritirata.
La storia mi è piaciuta perché il rabbino, anziché aiutare lui personalmente il giovane, ha preferito metterlo in grado di aiutarsi da solo.
Certo, non sempre si può fare e, come è stato fatto in quest'occasione, era molto rischioso: se il giovane avesse preso freddo, od avesse incontrato un delinquente anziché Lilith, gli abitanti del paese sarebbero stati responsabili per averlo esposto alla malattia ed al pericolo.
Non va dimenticato inoltre che la mancanza di ospitalità, per gli ebrei, fu la colpa fatale di Sodoma e Gomorra - il paese del rabbino rischiava davvero la funesta ira divina, obbedendogli.
La storia somiglia in questo a quella di Abul 'Abbas al-Khidr - anche lui violava la Legge per uno scopo superiore, non evidente a prima vista neppure a Mosé.
E forse l'intento della storia era insegnare a non disperare nelle avversità, perché in esse ci può essere una provvidenziale risorsa nascosta.
Raffaele Yona Ladu
Certo, non sempre si può fare e, come è stato fatto in quest'occasione, era molto rischioso: se il giovane avesse preso freddo, od avesse incontrato un delinquente anziché Lilith, gli abitanti del paese sarebbero stati responsabili per averlo esposto alla malattia ed al pericolo.
Non va dimenticato inoltre che la mancanza di ospitalità, per gli ebrei, fu la colpa fatale di Sodoma e Gomorra - il paese del rabbino rischiava davvero la funesta ira divina, obbedendogli.
La storia somiglia in questo a quella di Abul 'Abbas al-Khidr - anche lui violava la Legge per uno scopo superiore, non evidente a prima vista neppure a Mosé.
E forse l'intento della storia era insegnare a non disperare nelle avversità, perché in esse ci può essere una provvidenziale risorsa nascosta.
Raffaele Yona Ladu
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