Lo studio che vi propongo non è di gran valore - aiuta però a relativizzare i punti di vista che i no-gender nostrani stanno assolutizzando e fanatizzando.
Si ripete fino alla noia agli studenti di ebraico ed arabo e delle altre lingue semitiche, che la maggior parte delle parole deriva da radici trilittere, cioè di tre consonanti - nelle lingue semitiche, al contrario che nelle lingue indoeuropee, le vocali non hanno dignità di lettere dell'alfabeto.
Non sempre però si ricorda agli studenti (lo faceva il lessicografo Marcus Jastrow, autore di [1a] ed [1b]) che molte radici trilittere sono ampliamenti di radici bilittere, cioè di due consonanti sole, e che la radice bilittera può essere perciò considerata la capostipite delle altre.
In ebraico "padre" si dice
אב = av, e "madre" si dice אם = em; vi rendete conto che le due radici hanno due lettere ciascuna, e vediamo ora che "figli" hanno.
Oltre ai "figli" esaminiamo i "nipoti" - non sono molte, ma nelle lingue semitiche ci sono pure radici quadrilittere, cioè di quattro consonanti.
Le radici sono elencate secondo l'ordine dell'alfabeto ebraico, e perciò anche אב = av = padre viene prima di אם = em = madre. Chiedo scusa alle gentili signore.
- אב = av = padre
- אם = em = madre
In questo lavoro le opere più utili sono state [1a] ed [1b]; [2] è un dizionario dell'ebraico biblico piuttosto vecchio, ma ha ancora un pregio per lo studente principiante: comprende tutte le forme flesse, attestate nella Bibbia, delle parole; [3] offre interessanti suggerimenti, ma non si può usare da solo.
Raffaele Yona Ladu, ebreo
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