martedì 6 dicembre 2016

Ma quale analfabetismo funzionale!

Sto leggendo ultimamente le amare considerazioni di chi voleva che vincesse il Sì ed ora sostiene che il No ha trionfato nelle regioni in cui più alto è l’analfabetismo funzionale.

Ovvero, le persone che hanno votato No sono ignoranti. E poiché i No hanno prevalso soprattutto in Sicilia e Sardegna, non possono che venirmi in mente le panzane di Alfredo Niceforo sui sardi, qui riassunte in un murale di Orgosolo:

"... tra i vari tipi di cranio della zona criminale, tutti appartenenti ai popoli più selvaggi e primitivi, uno è particolarmente diffuso nella Sardegna centrale: si tratta del parallepipedoides variabilis sardiniensis ..." (dal libro "La delinquenza in Sardegna" di Alfredo Niceforo, 1897)

Chi vuol leggere una confutazione moderna del libro "La delinquenza in Sardegna" (1897) clicchi qui. Posso osservare che come ebreo mi prendono per il naso, e come sardo per il cranio! Devo scegliere tra Sergei Nilus ed Alfredo Niceforo - che begli autori che mi descrivono!

La prima risposta che mi viene in mente è che ho votato No, ho una laurea ed un QI di 156 – ovvero, su 100 persone, solo 1 potrebbe essere più intelligente di me.

L’offesa torna quindi ai mittenti. Loro non sono un’isola colta in un mare di ignoranza. Sono semplicemente persone che si sono fatte un’opinione diversa, che è rimasta minoritaria.

Inoltre, quest'articolo osserva che due terzi dei laureati italiani hanno votato No, in percentuale lievemente (ma non significativamente) superiore a quella delle persone meno istruite.

Vogliono forse dire i fautori del Sì che le università italiane non valgono nulla? Concorderei anche, ma ... non avrebbe dovuto pensarci Renzi? E non è stato Giovanni Berlinguer (sardo come me, purtroppo), ex-comunista, a "migliorare" le università italiane un po' d'anni fa? Non è un po' tardi per piangere sul latte versato?

Inoltre, diversi professori universitari e giudici costituzionali emeriti hanno sparato un fuoco di fila contro una riforma incomprensibile e pasticciata, con rischi di deriva autoritaria. Non erano (solo) gli analfabeti funzionali ad avversarla.

E sarebbe molto facile ricordare che nel 1946 l'Assemblea costituente fu votata da persone che in grande maggioranza avevano solo la licenza elementare, e pertanto la Costituzione del 1948 (che prudentemente avrebbe prescritto l'aumento dell'obbligo scolastico) doveva essere tanto efficace quanto comprensibile ad un bambino di dieci anni.

Era già uscito nel 1933 il film "Duck Soup = La guerra lampo dei fratelli Marx", con questa famosa gag:

Ministro del Tesoro: Ecco il bilancio, spero che sia chiaro. 
Rufus T. Firefly (Groucho Marx): Certo, lo capirebbe anche un bambino di cinque anni.
 ...poi, rivolgendosi a bassa voce alla persona accanto a lui: Vammi a cercare un bambino di cinque anni, perché io non ci capisco nulla!

I padri costituenti forse se ne ricordarono - e l'aver redatto una riforma così complicata da dare il prestesto per accusare i suoi avversari di "analfabetismo funzionale" potrebbe essere considerato la prova regina che si era perso lo spirito della Costituente.

Groucho Marx conosceva i suoi limiti, per questo faceva ridere (l'autodeprecazione è una delle fonti del witz ebraico), ed il suo personaggio Rufus T. Firefly cercava almeno di farsi aiutare a superarli; se Matteo Renzi avesse ogni venerdì chiesto in Consiglio dei Ministri: "Aiutatemi a capire che guaio ho combinato questa settimana!", non sarebbe stato infine costretto a dire:
"Non credevo che potessero odiarmi così tanto" (Corriere della Sera)
Farci rimpiangere di non essere stati governati da un personaggio di Groucho Marx è stato il capolavoro politico del "Rottamatore".

Vorrei far notare che, se fossi stato cittadino americano, avrei votato per Clinton, ma non mi sogno certo di dire che le persone che hanno votato Trump erano ignoranti.

Sapevano quello che volevano, purtroppo.

Raffaele Yona Ladu Âû
Ebre* gendervague

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