Donald Trump è ora il 45° presidente degli USA, ed ora ci dobbiamo preparare al peggio.
Vorrei far notare una cosa che è sfuggita a molti commentatori, ma credo abbia contato: se Donald Trump è stato più volte dichiarato psicopatico, Hillary Clinton potrebbe avere dei tratti autistici.
Una donna che sostiene di essere stata l'amante di Bill Clinton per anni, Dolly Kyle, racconta in una maligna intervista che riassume un libro ancora peggiore, che Hillary si vestiva male ed una volta andò a prendere il marito all'aeroporto senza essersi nemmeno lavata i capelli. Ed Hillary sarebbe sessualmente fredda, tanto da ricevere l'appellativo di "lesbica".
Aggiungiamo il fatto che un giornalista americano di cui non ricordo il nome ha commentato la sconfitta di Hillary dicendo che tutta la sua esperienza, e tutti i suoi studi, l'hanno fanno sembrare, più che una persona competente, una vecchia zia petulante che nessuno va mai a visitare, e credo che il pattern sia ora chiaro.
Donald Trump è un immobiliarista, e, visto che di case ne ho quattro in Italia ed una in Egitto, posso dire che per fare un buon affare in questo settore è più importante saper valutare la controparte che saper valutare l'edificio. Se non conosci l'estimo, non diventi geometra; se ti manca una "teoria della mente", non diventi palazzinaro.
Si ricorda spesso (anche qui) la fondamentale differenza tra lo psicopatico e l'autistico: lo psicopatico è privo di empatia, ed usa una sofisticata "teoria della mente" per nuocere; l'autistico ha empatia, ma non può usare la sua inadeguata "teoria della mente" per aiutare.
Possiamo aggiungere anche che (almeno secondo questo sito), l'Asperger (autistico ad alto funzionamento) vuole che tutti siano felici, mentre il narcisista solo se stesso e le persone che contano per lui - questo spiegherebbe da solo l'enorme differenza tra i programmi sociali di Hillary e di Trump, e nei modi in cui entrambi hanno trattato le persone che appartengono ad una minoranza.
Simon Baron-Cohen, autore di La scienza del male : L'empatia e le origini della crudeltà, sostiene che gli Asperger siano privi di empatia (mi permetto di dissentire - avevo già recensito qui la versione inglese del libro quando mi ritenevo BPD anziché Aspie), ma avverte anche che gli Asperger, proprio per il voler improntare il loro comportamento a principi generali ed astratti, si comportano in modo ipermorale (*).
Gershom Scholem ne farebbe (aggiungo io, che sto leggendo La figura mistica della divinità : I concetti fondamentali della Qabbalah) il prototipo dello tzaddiq = giusto.
Non credo che gli elettori americani siano stati in grado di usare i termini che uso io; penso però che la loro "teoria della mente", pur ingenua, fosse abbastanza sofisticata da far loro riconoscere Donald Trump come molto più vicino a loro di Hillary Clinton.
Trump è pericoloso? Certo, ma in un modo prevedibile per un neurotipico, e perciò questi lo ritiene quasi innocuo. Mentre i neurodiversi vorrebbero un mondo abitato solo da santi, i neurotipici sanno convivere con il male e sono convinti di saperlo tenere a bada - purtroppo, non così bene come vorrebbero, come insegnano le dittature.
Trump è bugiardo? In modo lampante, ma la menzogna è il marchio di fabbrica del neurotipico: quando uno psicotico comincia a dire bugie, il suo psichiatra gongola, perché vuol dire che il paziente sta migliorando. Chi ha votato Trump, ingannando i sondaggi d'opinione, ha mostrato di capire il valore non morale ma diagnostico della menzogna.
Trump è bugiardo? In modo lampante, ma la menzogna è il marchio di fabbrica del neurotipico: quando uno psicotico comincia a dire bugie, il suo psichiatra gongola, perché vuol dire che il paziente sta migliorando. Chi ha votato Trump, ingannando i sondaggi d'opinione, ha mostrato di capire il valore non morale ma diagnostico della menzogna.
Barack Hussein Obama è un uomo eccezionale, ma, a giudicare dai suoi libri (I sogni di mio padre, L'audacia della speranza), è un neurotipico, con un peculiare talento: anche se convince il lettore di essere una leggenda, la sua grande attenzione verso le singole persone che incontra, delle cui storie vuole farsi portavoce nell'azione politica, esclude una diagnosi di narcisismo.
Riprendendo la terminologia di Scholem, se un Aspie può ambire alla qualifica di tzaddiq = giusto, Obama può ambire a quella di chasid = pio, ovvero della persona che fa la cosa giusta non (solo) perché ha studiato tanto, ma per una peculiare (sovrannaturale?) ispirazione.
La neurotipicità di Obama non gli ha risparmiato devastanti attacchi durante il suo mandato, ma lo ha protetto da molto di quello che Hillary ha dovuto subire. E quando si è trattato di rieleggerlo nel 2012, gli è stato più facile mobilitare le minoranze di quanto sia riuscita a fare la Clinton nel 2016.
Ogni tanto leggo di Asperger che sperano che la neurodiversità diventi la nuova normalità, e la neurotipicità l'eccezione patologizzata; credo che questo rimarrà un sogno (che non condivido - voglio un mondo in cui neurodiversità e neurotipicità convivano e cooperino), anche per il modo in cui la Clinton ha perso.
Nessun sondaggista aveva previsto una sconfitta di queste proporzioni, e credo che l'errore si spieghi così: chi compie sondaggi non ha una "teoria della mente" inclusa nel suo modello statistico (se ce l'avesse, avrebbe creato un'intelligenza artificiale forte capace di prendere decisioni autonome), e rimedia a questa mancanza accumulando dati ed individuando correlazioni.
È la strategia degli Asperger: quando non riescono ad intuire l'essenziale di una cosa, fanno incetta di informazioni e postulano schemi. Può funzionare con le scienze matematiche, fisiche, naturali - non è garantito il successo quando si devono decifrare le menti umane (neurotipiche).
Si può pensare che gli elettori di Trump abbiano mentito fino all'ultimo ai sondaggisti - ma, purtroppo, era loro diritto farlo, ed approfittare ancora una volta della proverbiale ingenuità degli Asperger.
Machiavelli diceva che il principe (il politico, diremmo oggi) deve essere come una volpe e come un leone - perché il leone non sa difendersi dai lacci (cioè dagli agguati di chi è più furbo di lui) e la volpe non sa difendersi dai lupi (cioè dagli attacchi di chi è più forte di lei). Gli Aspie possono essere dei leoni, ma non delle volpi.
Raffaele Yona Ladu
Ebre* Gendervague (genderqueer perché Asperger)
(*) Di Hillary Clinton si racconta spesso che sia stata estromessa dalla Commissione d'Inchiesta Giudiziaria della Camera dei Rappresentanti durante lo scandalo Watergate per condotta "non etica" e "disonesta". Questo sito e quest'altro ricostruiscono la vicenda e smentiscono l'accusa (tant'è vero che l'accusatore non spiega come mai una giovane avvocatessa rea di tali malefatte in un incarico tanto importante non sia stata denunciata all'Associazione Americana degli Avvocati per radiarla dall'albo).
Non garantisco che Hillary Clinton sia una santa, ma capita spesso che si cerchi di liberarsi di un Asperger scomodo accusandolo o di stupidità o di disonestà - due cose lontane dalla sua natura. In realtà l'Aspie in questione semplicemente non condivide l'opinione che hanno i neurotipici dell'intelligenza e della rettitudine.
Non per nulla gli Autistici temono Trump non meno dei mussulmani e delle persone LGBTQIA+.
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